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Bologna sotto attacco hacker: cosa è successo? I dettagli del caso Cybersecurity

On By In Bologna FC 1909, Calcio

Il Bologna Calcio è stato vittima di un attacco informatico da parte degli hacker RansomHub, che hanno rubato dati sensibili e minacciato il club con un riscatto. Scopri i dettagli sull’attacco e le possibili conseguenze.

Il Bologna Calcio e l’Attacco Hacker: Tutti i Dettagli sul Caso RansomHub

Il Bologna Calcio sta vivendo una situazione delicata e preoccupante legata a un attacco informatico di grave entità. Il club emiliano è stato vittima di un attacco ransomware da parte del gruppo hacker RansomHub, che ha violato i sistemi di protezione dei server del club lo scorso 19 novembre 2024. Gli hacker sono riusciti a rubare dati sensibili, tra cui documenti, contratti, informazioni riservate e materiale strategico, chiedendo un sostanzioso riscatto per evitare la pubblicazione dei dati rubati.

I Dati Rubati dal Bologna Calcio

Gli hacker di RansomHub hanno avuto accesso a oltre 200 giga di materiale sensibile, tra cui:

  • Piani aziendali e strategie di mercato
  • Contratti di sponsorizzazione
  • Dati finanziari riservati del club
  • Dati personali e riservati di giocatori, tifosi e dipendenti
  • Dati medici dei calciatori
  • Dettagli su trasferimenti e giovani talenti di altre squadre

Nonostante la natura sensibile delle informazioni trafugate, gli hacker hanno scelto inizialmente di pubblicare solo le cartelle contenenti i dati, senza rivelarne il contenuto. Tuttavia, la minaccia di diffondere tutto il materiale rubato resta alta, con conseguenze potenzialmente disastrose per il Bologna.

I Rischi per il Bologna: Una Multa Salata

La minaccia degli hacker è chiara: se il riscatto non verrà pagato, il materiale rubato verrà divulgato pubblicamente. Questo comporterebbe gravi violazioni della privacy, soprattutto in relazione al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Il club rischia una multa pesantissima da parte del Garante della Privacy, che potrebbe arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato annuo del Bologna.

Pubblicazione di Dati Sensibili

Gli hacker hanno già avviato una parziale pubblicazione dei dati, con esempi concreti, come la scansione del passaporto di Vincenzo Italiano e i dettagli del suo contratto biennale firmato la scorsa estate. Questi dati includono informazioni delicate, come i suoi compensi e persino il IBAN, con l’obiettivo di spingere il Bologna a cedere al ricatto.

La Minaccia di RansomHub

RansomHub non ha solo rubato i dati, ma ha anche minacciato il Bologna con un comunicato pubblicato sul dark web. In esso, gli hacker affermano che, se il riscatto non verrà pagato, tutti i dati medici, personali e confidenziali dei calciatori saranno pubblicati in due giorni. Inoltre, il gruppo ha rincarato la dose, dicendo che le cause legali contro il Bologna potrebbero portare a un risarcimento maggiore rispetto a quello che il club otterrebbe dal pagamento del riscatto.

La Risposta del Bologna Calcio

Il Bologna ha immediatamente denunciato l’attacco alle autorità competenti, come la Polizia Postale, e ha informato il Garante della Privacy riguardo alla violazione dei dati. Il club ha anche ribadito di avere un Data Protection Officer (DPO), incaricato di monitorare e proteggere i dati personali. Inoltre, la società ha emesso un comunicato ufficiale, in cui condanna fermamente l’attacco e avverte chiunque venisse in possesso dei dati rubati che non potranno essere utilizzati o condivisi, in quanto provenienti da un reato.

Conclusione

Il caso dell’attacco hacker al Bologna Calcio solleva preoccupazioni serie non solo per la sicurezza dei dati sensibili, ma anche per le implicazioni legali e finanziarie. Il club emiliano è sotto pressione a causa delle minacce degli hacker, che hanno già pubblicato una parte dei dati rubati. Sebbene il Bologna stia affrontando la situazione con prontezza, la minaccia di ulteriori violazioni resta alta, mettendo a rischio la privacy dei suoi giocatori e delle altre persone coinvolte. La risposta legale e la protezione dei dati sono ora fondamentali per limitare i danni e salvaguardare l’integrità del club.

FAQ – Domande Frequenti sul Caso Bologna Calcio e l’Attacco Hacker

Cos’è successo al Bologna Calcio il 19 novembre 2024?
Il Bologna Calcio è stato vittima di un attacco ransomware da parte del gruppo hacker RansomHub, che ha rubato oltre 200 gigabyte di dati sensibili dai server del club.

Cosa hanno rubato gli hacker?
Gli hacker hanno rubato dati aziendali, contratti di sponsorizzazione, piani di mercato, dati finanziari, informazioni personali dei giocatori, i loro dati medici e altri materiali riservati.

Cosa rischia il Bologna Calcio a causa di questo attacco?
Il Bologna rischia una multa salata per violazione del GDPR, che potrebbe arrivare fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato del club, oltre ai danni reputazionali.

Perché gli hacker hanno pubblicato alcuni dati, come il passaporto di Vincenzo Italiano?
Gli hacker hanno pubblicato alcuni dati per dimostrare la loro minaccia e spingere il Bologna a pagare il riscatto, minacciando di diffondere ulteriori informazioni sensibili.

Cosa sta facendo il Bologna per proteggere i dati e contrastare gli hacker?
Il Bologna ha sporto denuncia alle autorità competenti e ha avvertito pubblicamente di non utilizzare i dati rubati. La società si sta anche preparando a difendersi legalmente contro chiunque diffonda i dati rubati.

Cosa include il riscatto richiesto dagli hacker?
Gli hacker hanno chiesto un pagamento significativo per mantenere segreti i dati rubati, minacciando di pubblicarli se il riscatto non viene pagato.