Virtus Bologna, il ritorno dei tre moschettieri per riprendere coraggio

Una stagione di Eurolega è come un viaggio itinerante non programmato, come i film della saga di Indiana Jones, come fare la coda alle poste il lunedì mattina. Per farla breve, è una maratona in cui non si ha idea di cosa potrebbe succedere e degli imprevisti che sbucano lungo il cammino. La Virtus Bologna, debuttante dopo tante stagioni di assenza, si avventura per i parquet più prestigiosi d’Europa con umiltà e abnegazione, lottando per i propri tifosi e per gli obiettivi prefissati dalla dirigenza. Per questo motivo, una classifica che parla di 4 vittorie e 7 sconfitte non rende merito ai ragazzi di coach Scariolo, spesso colpiti dall’inesperienza e dagli infortuni.

Dopo una partenza tutto sommato in linea con le attese, tre sconfitte consecutive hanno minato la fiducia e le ambizioni playoff dei bianconeri. Le partite contro Panathinaikos ed Efes, ma soprattutto la trasferta di Belgrado lato Stella Rossa, hanno evidenziato come le Vu Nere non abbiano ancora un roster in grado di sopperire alle assenze di alcuni giocatori determinanti. Infatti, oltre all’inesperienza che ha portato ad alcune indecisioni nei momenti decisivi delle gare combattute, il principale problema della Segafredo fino a questo momento sono stati i lunghi infortuni di Toko Shengelia. Il georgiano è stato disponibile solo in due occasioni e la sua assenza ha evidenziato alcune mancanze nel pitturato , portando ad un utilizzo sopra le attese di Jaiteh e Bako.

La partita persa contro la Stella Rossa può fornire buone indicazioni sulla direzione da intraprendere per il mercato. Le assenze combinate di un Teodosic squalificato. di un Ojeleye influenzato e del sopracitato Shengelia hanno portato le Vu Nere ad una delle più infelici uscite stagionali. Dal punto di vista tattico, se il mago serbo incanta i tifosi e regala spettacolo, l’ex Celtics Ojeleye sembra l’uomo più importante dello scacchiere dello staff tecnico. Il suo ruolo da metronomo, le ottime percentuali dall’arco e la difesa arcigna fanno di lui il nuovo Kyle Weems, dominatore delle ultime tre annate apparso in difficoltà fino a questo momento. La notizia più importante è però il ritorno di Shengelia: con lui in campo il reparto lunghi della Segafredo è destinato ad un cambio repentino, l’mvp di Eurocup Jaiteh e Bako avranno meno spazio a disposizione, specialmente nei secondi tempi.

Per affrontare la difficile trasferta del Pireo, la Virtus non poteva sperare che nel ritorno di tre dei suoi moschettieri più pregiati. L’impegno che attende i bolognesi rimane comunque impervio, l’Olympiacos è squadra forte e ben allenata che deve vendicare la sconfitta subita ad Istanbul giovedì scorso. Per riuscire a rimanere al passo dei greci, le Vu Nere dovranno giocare una partita solida e attenta, facendo molta attenzione alla transizione avversaria. La differenza la farà la capacità di rimanere dentro il match nei momenti difficili, quando Vezenkov aprirà il gas e Sloukas avrà i suoi attimi di furore agonistico. Con Shengelia, Ojeleye e Teodosic ci saranno sicuramente più chance di portare a casa almeno due delle prossime tre partite, considerando il doppio turno casalingo con Alba Berlino e Maccabi merce rara su cui avventarsi.