Visualizzazioni: 2146

Virtus Bologna, la conferenza stampa di Massimo Zanetti: Ivanovic, EuroLega, Mercato, Sponsor e Palazzetto

VIRTUS BOLOGNA – Le dichiarazioni del Patron Massimo Zanetti, di Paolo Ronci e di Giuseppe Sermani nella conferenza stampa tenutasi in Casa Virtus il 2 Aprile 2025.

Massimo Zanetti: “Avevo letto sulla stampa che l’azienda è ermetica, non parla e non comunica. Io alla prima conferenza stampa avevo detto che per qualsiasi argomento sullo sport c’era Paolo Ronci a disposizione. Non parliamo più dei dati aziendali, è un’azienda privata e riguardano i due azionisti, non l’opinione pubblica, non è un’azienda quotata in borsa e sono cose riservate. Sulla parte sportiva è giusto che Paolo Ronci racconti quel che succede. Io considero chi fa l’abbonamento come i miei più grandi soci”.

“Il primo argomento è più importante lo vedete qua con me, ed è Ivanovic. La delega a fare la squadra ce l’ha lui con Paolo Ronci. Confermo di aver firmato il contratto con il nostro mister. Sono contentissimo del lavoro fatto fino adesso, e perché è un uomo di un’esperienza enorme, da ottimo giocatore e da allenatore di Eurolega. E sa trattare coi grandi giocatori. L’allenatore è la persona più importante, mi sono sentito di riconfermarlo anche per l’anno venturo, anche se avevamo altre offerte, la Virtus ha ancora appeal”.

Risultati sportivi – La Virtus viene da un anno travagliato, perché la destabilizzazione della società è cominciata a giugno scorso, da allora la Virtus soffre per problemi interni nostri, e per problemi caratteriali che hanno trovato lo sbocco nella stampa, che ha contribuito a rendere ancora più difficile la vita interna della società. I giocatori leggono, sanno, vedono, e quindi il comportamento della squadra ne ha risentito, e abbiamo avuto alti e bassi notevoli. Ma è il bello del nostro sport. Posso dire che sono contento, e lo dirò anche ai due blocchi dei tifosi che incontro oggi pomeriggio. Siamo primi in classifica, la Coppa Italia l’abbiamo persa ma giocando con Milano, ed è una finale, può vincere l’una o l’altra. Abbiamo la possibilità di giocarci il campionato. In Eurolega abbiamo avuto grosse difficoltà, ma l’Eurolega la vince una squadra sola, tutte le altre perdono. E il nostro competitor italiano non è tanto più avanti di noi, gli auguro di entrare almeno ai play-in. Le prime squadre spendono somme ingentissime, vincerla è un miracolo. Con una serie di risultati incredibili potremmo vincerla, ma non posso prometterlo. Parteciperemo, come è giusto che siano. Abbiamo già avuto l’offerta di una licenza per i prossimi tre anni, con Partizan e Stella Rossa. Faremo una trattativa, perché ci è stato proposto un costo notevole, dobbiamo trovare un accordo di qualche genere. E’ una grossa apertura ed è importante esserci, perché ha una visibilità notevole in Europa e nel mondo, con le televisioni. E’ importante per il futuro sponsor.

Sponsor – “Abbiamo varie trattative, vediamo se averne uno solo o uno per l’Eurolega e uno per l’Italia, parlo di quello di maglia. Saranno sponsor molto importanti. Speriamo bene”.

Giocatori – Non possiamo fare nomi, ma abbiamo un vantaggio. Già da marzo/aprile stiamo lavorando per fare la squadra nuova. E’ importante lavorare adesso, non fare come l’anno scorso, con il povero Paolo che ha dovuto fare la squadra a luglio. A luglio trovi quel che rimane sullo scaffale. A questo ci aggiungiamo l’opera di destabilizzazione, le squadra ne ha risentito”.

Società – “La società ha due soci, Zanetti e Gherardi, non cambia nulla, i due soci vanno avanti in tranquillità. Per l’anno prossimo dirigenza rimane quella attuale, in maniera assoluta. Lavoriamo a sistemare i buchi, di cui mi sento anche responsabile, ero il presidente. Ma se nessuno mi chiedeva niente…
Lavoriamo su cifre certe, e sono certo che con questo budget faremo una bella squadra.
Il contratto per il palazzetto sarà di 20 anni, e lo reputo conveniente per la Virtus. Nel 2019 quando siamo partiti erano 30 milioni, poi 40, ora 70… non so quanti saranno, ma non è più un problema mio ma della Fiera, che è partecipata dal Comune. Diventa un bene pubblico, della città di Bologna, come lo è la Virtus. Quando io non ci sarò più la nuova proprietà Virtus potrà usufruire di questo bene. E sarà solo della Virtus, porteremo là anche gli uffici e le strutture di allenamento”.

Palasport “Io ho detto che resterò come minimo fino alla consegna del palasport,  per questo il nostro delegato è il consigliere Giuseppe Sermasi. Il contratto per il palazzetto sarà di 20 anni, e lo reputo conveniente per la Virtus. Nel 2019 quando siamo partiti erano 30 milioni, poi 40, ora 70… non so quanti saranno, ma non è più un problema mio ma della Fiera, che è partecipata dal Comune. Diventa un bene pubblico, della città di Bologna, come lo è la Virtus. Quando io non ci sarò più la nuova proprietà Virtus potrà usufruire di questo bene. E sarà solo della Virtus, porteremo là anche gli uffici e le strutture di allenamento”.

Obiettivi– “Spero che arrivi il risultato sperato, lo scudetto. Il calendario è abbastanza facile, non è che incontriamo delle squadre fortissime. Il coach è concentrato, adesso in Virtus si vive benissimo, non ci sono più le crisi. Spero che otterremo un finale di campionato soddisfacente”.

Spese – Io da quando ho preso la Virtus per merito di Flavio Bucci (sic.), ho speso mediamente 6 milioni l’anno. Gli anni da 13 sono stati dovuti al Covid, e sono stati spesi e non accantonati. Ho letto cifre sbagliate, su bilanci vecchi. Dobbiamo restituire nel tempo una grossa cifra al governo, ma è molto inferiore a quella di cifra”.

Budget – “Ho già detto a Paolo la cifra, e mi sono raccomandato di non fare come l’ultimo anno, con tre budget sbagliati, ci siamo trovati con 7 milioni in più da trovare. Da quest’anno me ne occupo più io con Paolo e col dottor Comellini, assolutamente non si sforerà di un euro. Il budget tiene conto di incassi e degli sponsor “normali”. Ho nella testa una cifra da incassare dal major sponsor, sulla quale stiamo trattando e sono convinto che la portiamo a casa. Può essere uno o due o tre, l’importante è che la cifra sia quella. lavoriamo a sistemare i buchi, di cui mi sento anche responsabile, ero il presidente. Ma se nessuno mi chiedeva niente…
Lavoriamo su cifre certe, e sono certo che con questo budget faremo una bella squadra”.

La contestazione dei tifosi? “Non è un problema, sono stato anche Senatore, ho fatto 7 campagne elettorali, su di me hanno scritto di tutto e di più. E’ giusto che si sfoghino, abbiamo avuto un filotto di 8-9 partite perse, anch’io non l’ho presa bene. Poi giochiamo con l’Alba Berlino e gli diamo 50 punti con gli stessi giocatori, nello sport succede. Chiedo alla squadra solo di restare unita. Nello sport succede, si vince e si perde. L’importante è essere critici, ma sempre uniti e coesi, lo chiederò oggi ai tifosi. Così i problemi si risolvono e si va avanti. Io di professione ho sempre fatto il costruttore”.

Altri soci?Se c’è qualcuno che si presenta con un’offerta seria io e Carlo siamo aperti anche a trattare la cessione della Virtus. Ma deve arrivare con intenti seri, non per farsi pubblicità. A oggi la Virtus è mia e di Carlo Gherardi e andiamo avanti in tranquillità. Il mio obiettivo è fare ancora due anni, spero intanto di esserci, poi devo trovare chi si prenda l’impegno di portare avanti la Virtus come merita la società.

Il futuro – “Noi vogliamo mantenere la Virtus una società seria e solida, se bussa alla porta qualcuno di serio siamo pronti a parlare della cessione, ma deve essere qualcuno di serio. Spero comunque di essere ancora per almeno i prossimi due anni”.

Se ti interessa approfittare dell’offerta Amazon Prime, puoi iscriverti gratuitamente e godere dei vantaggi per 30 giorni. Puoi annullare l’abbonamento in qualsiasi momento. [Scopri di più qui!]

Giuseppe Sermasi: Io sono in Virtus dal 2017, ho vissuto tutta la ricostruzione. Il palazzetto prenderà avvio entro la fine di aprile, con la demolizione del padiglione 35. La Fiera ha come termini di ultimazione novembre 2026, perché oltre alla Virtus l’Arena servirà per EIMA e la Coppa Davis. A novembre di quest’anno verrà fatta nella nostra arena provvisoria, che verrà aumentata di 600 posti. A novembre ci saranno quindi modifiche che ci consentiranno la capienza. La Coppa Davis ha sottoscritto un contratto triennale con Fiera, è un investimento strategico per loro e per la Virtus, che con un’arena di queste dimensioni diventa appetibile a livello internazionale. Tra Virtus e Fiera c’è già il contratto, cercheremo di portare a termine l’operazione nei tempi stabiliti.

Calzolari ha parlato di fine 2027? E’ per il completamento complessivo delle opere. Il vano arena per impegni contrattuali deve essere consegnato per novembre 2026. E’ un investimento, non un costo. Il numero di posti nominale è 11500, speriamo di portarla a 12000. E ci saranno le strutture di allenamento e del settore giovanile, bar e ristoranti.”

Paolo Ronci: La conferma dell’allenatore a oggi è qualcosa che ci dà stabilità. E’ un’ottima notizia, possiamo già incidere sulla costruzione della squadra già da aprile, nel rispetto del budget che è la pietra miliare per un’azienda sana e seria. Avere già un’idea di budget ad aprile e l’allenatore che può già cercare i giocatori secondo le sue idee è un dato molto importante”.

“Cordinier? E’ uno dei giocatori che ha contribuito a scrivere pagine importanti, come Weems e Gamble. Tutti arrivati non da grandissime squadre e ci hanno aiutato a vincere. Qui c’è la tendenza a sottolineare sempre quello che va male e a dimenticare quel che va bene. E’ un aspetto della società moderna, nel nostro ambiente è molto enfatizzato. Ma tutti quelli che hanno a cuore la Virtus e hanno uno spirito critico onesto sanno che questi giocatori e tanti altri, a partire da Milos che doveva essere rotto quando è arrivato, ci hanno aiutato e fatto vincere. Cito Daniel, Toko, poi cito anche Momo Diouf che ci è invitato ad alto livello. Ci sono anche aspetti positivi, se no in questa stanza non ci sarebbero tutte queste coppe. Però è anche giusto assumersi le responsabili per i giocatori che hanno performato meno di quel che ci aspettava. Questo lo faccio io, anche se le scelte non sono mai di una persona sola. Alcune scelte sono arrivate anche per fattori esterni, come l’obbligo di muoversi entro un certo perimetro economico, e anche limiti temporali. L’estate scorsa siamo rimasti a lungo in attesa di comunicazione e poi in tre giorni a luglio abbiamo dovuto chiudere il roster, non con le idee primarie del coach Banchi ma con alcune scelte disponibili in quel momento, scegliendo giocatori che avevano fatto molto bene in Eurocup, Morgan, Tucker e Grazulis. Il salto è stato complicato, anche dal punto di vista psicologico. Sono qua anche per assumermi le responsabilità. Io sono poco mediatico per carattere, lo sono stato anche quando abbiamo vinto. Ora vorrei che tutto l’ambiente sostenga il gruppo di giocatori e lo faccia fino alla fine. Abbiamo una grande bandiera, Alessando Pajola, e attorno a lui tanti giocatori che hanno dato tanto per questa maglia, e vanno sostenuti. Siamo primi in classifica, e non è scontato. La Stella Rossa è quarta in ABA Liga, Baskonia sarebbe fuori dai playoff a oggi. L’ambiente sembra depresso e critico, ma io credo invece che tutto l’ambiente debba sostenere questi ragazzi”.

“I giocatori che sono usciti sono usciti per andare a giocare, l’allenatore ha fatto delle scelte, per non tenere giocatori al margine delle rotazioni. Abbiamo accorciato il roster, ci ha fatto piacere che in pochi giorni i nostri giocatori sono stati oggetto di interesse di altre club. Un innesto potrebbe essere nelle idee dell’allenatore solo se ci sarà la possibilità di avere qualcosa in più”.
 
“Holiday? E’ venuto per sostituire Clyburn infortunato, accettando una situazione contrattuale senza garanzie per il finale di stagione o per l’anno prossimo. Abbiamo chiamato un veterano NBA che non creasse problemi di spogliatoio e accettasse un ruolo marginale. Anche altre squadre di Eurolega hanno fatto tentativi, tipo Mays e Marianovic al Fener. Ci aspettavamo di più certamente, ma è quello che ci siamo sentiti di fare, come hanno fatto colleghi di altri club con esperienza maggiore della mia. Credo che appena Clyburn sarà al 100% il ruolo di Justin andrà ad esaurirsi”.

Coach Dusko Ivanovic: “Per me è un grande piacere e una grande responsabilità per costruire il prossimo anno la squadra che sia competitiva insieme a Paolo. Ma per me è importante questa stagione, abbiamo una grande squadra. Tanti non credono in noi. Ma noi ci crediamo, è la nostra sfida. Faremo di tutto per arrivare fino in fondo per vincere lo Scudetto”.