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Virtus Bologna: l’aumento di capitale è stato rinviato a fine Giugno 2025

SOCIETÀ – L’aumento di capitale della Virtus Bologna, originariamente previsto per il 31 marzo, è stato posticipato al 30 giugno 2025.

Virtus Bologna: Rinviato l’Aumento di Capitale

La Virtus Bologna ha recentemente fatto parlare di sé per una serie di decisioni cruciali riguardanti il suo futuro economico e sportivo. Il tanto atteso aumento di capitale da 3 milioni di euro, che inizialmente doveva essere versato entro il 31 marzo 2025, è stato posticipato al 30 giugno dello stesso anno. Questo rinvio quindi fa sì che molte scelte importanti siano prese a fine stagione. In quella data, sarà finalmente possibile fare un bilancio sia dei risultati della squadra sul campo che della posizione della Virtus Bologna in EuroLeague.

La Decisone di Posticipare il Versamento

Il rinvio dell’aumento di capitale non deve essere interpretato come un segno di difficoltà economiche. Al contrario, il fatto che la Virtus Bologna abbia scelto di posticipare il versamento dei 3 milioni di euro a fine stagione implica che i flussi di cassa sono positivi e che la società non sta soffrendo di carenza di liquidità. Questo rinvio consente anche alla dirigenza, tra cui i principali azionisti Massimo Zanetti e Carlo Gherardi, di concentrarsi sui risultati sportivi e di prendere decisioni più ponderate sulla base di un quadro completo che si avrà solo dopo la conclusione della stagione.

Lavori in corso per un futuro sostenibile

Secondo quanto riportato dal Quotidiano Sportivo, Massimo Zanetti e Carlo Gherardi stanno collaborando intensamente con i rispettivi team per assicurare alla Virtus Bologna un futuro solido e in linea con la sua storica tradizione. L’obiettivo è garantire che il club bianconero possa continuare a essere competitivo a livello nazionale e internazionale, pur affrontando le sfide economiche del contesto attuale.

La Struttura della Proprietà: resterà inalterata?

Un altro tema caldo riguarda la struttura societaria. La decisione di rinviare l’aumento di capitale implica anche che la discussione sulla definizione dei ruoli all’interno della società, in particolare per quanto riguarda la divisione delle quote di proprietà, è stata rimandata a fine stagione. Attualmente, Massimo Zanetti detiene il 55% delle azioni, mentre Gherardi possiede il 45%. Nonostante si fosse parlato di una possibile cessione della maggioranza da parte di Zanetti, l’ipotesi che il CEO di Crif possa diventare l’unico proprietario della Virtus Bologna sembra essere al momento lontana. L’attuale assetto societario, con Zanetti come azionista di maggioranza, garantisce stabilità e continuità alla gestione del club.