Eurolega, le pagelle di Bayern Monaco-Virtus Bologna 91-84

La Virtus Bologna sbatte contro un ottimo Bayern e perde la dodicesima partita europea della sua stagione. I ragazzi di Trinchieri partono forte dal primo minuto e, nonostante i tentativi dei bianconeri di recuperare lo svantaggio, arrivano in fondo senza mai rischiare più di tanto. A nulla sono servite le grandi prove di Hackett e Cordinier, autori di 26 punti complessivi. Inoltre, questa sconfitta arriva in un momento cruciale della stagione e, oltre a valere per la classifica, segna anche il ribaltamento del confronto diretto a favore dei bavaresi. Di seguito le pagelle:

Daniel Hackett 7,5: un vero guerriero, un leone capace anche di andare oltre ad un infortunio al ginocchio occorso nel terzo periodo. Stasera è stato una spina nel fianco per la difesa tedesca, segnando con costanza sia da vicino che dalla lunga distanza. Ottimo anche nella metà campo difensiva e scaltro a guadagnarsi ben sette tiri liberi. Occorre ripartire da prestazioni come la sua.

Alessandro Pajola 5: oggi, così come a Brindisi, un po’ peggio del solito. Sicuramente vittima della stanchezza, il nativo di Ancona incappa in una partita non semplice nella quale si salvano solo 2 palle recuperate. Anche in attacco non fa vedere granché.

Nico Mannion s.v.

Milos Teodosic 7: un ultimo quarto come il suo, da nove punti, meritava certamente un esito diverso. Il mago serbo è l’ultimo a mollare, con canestri d’autore e passaggi perfetti a liberare i compagni (9 assist). Un primo tempo con qualche errore al tiro di troppo e quattro palle perse ne condizionano la prestazione.

Marco Belinelli 7: caricato da tutti gli inutili pettegolezzi delle ultime settimane e dalla hit “cookie monster” creata in settimana da Cattelan, il capitano finalmente chiamato in causa sfodera una delle sue migliori prestazioni stagionali. 10 punti con grande precisione al tiro uniti ad una presenza difensiva superiore alla norma.

Isaïa Cordinier 7: in un incontro ad alta intensità fisica viene fuori tutta la prepotenza dell’esterno francese. Il profeta ha recuperato la condizione, esplodendo in un’ottima prova da 14 punti. La differenza l’hanno fatta la sua aggressività e l’impegno, anche se le percentuali dall’arco lasciano ancora molto a desiderare.

Kyle Weems s.v.

Semi Ojeleye 5: nonostante sia presente in difesa come a rimbalzo, in fase offensiva sbaglia tanto e troppo. Chiude la gara con 2/8 dal campo e la sensazione che Trinchieri abbia trovato con efficacia il modo per arginarlo. L’infortunio, speriamo non grave, avvenuto nell’ultima inutile azione è una beffa devastante che certifica una giornata sfortunata sia per lui che per la squadra.

Toko Shengelia 5,5: Rubit segna sempre e comunque, anche quando il georgiano difende bene e ordinatamente. Purtroppo non riesce a fare la differenza fisicamente, disputando una partita leggermente sottotono soprattutto dal punto di vista del coraggio offensivo.

Jordan Mickey 4: aldilà del fatto che fosse in dubbio fino all’ultimo per un problema al ginocchio, questa è la sua ennesima prestazione negativa degli ultimi mesi. Che non sia stato mai in forma è una certezza, ma l’ex Real è il lontano parente del giocatore ammirato in autunno. Va perennemente in difficoltà a rimbalzo, mentre in attacco è lento e macchinoso. Da un “milionario” come lui ci si aspetta ben altro, a prescindere dalle condizioni.

Mam Jaiteh 5: in attacco non fa neanche male, ma è completamente inconsistente a rimbalzo. Gillespie, il suo diretto concorrente, non è certo un fenomeno, ma quantomeno è un gatto nel recuperare la palla sotto i tabelloni. Non si può pensare di giocare in Eurolega dimenticandosi i tagliafuori e subendo sempre la fisicità degli avversari, soprattutto se sei alto 2,11m.

Ismaël Bako 5,5: il belga finisce come spesso gli accade per fare meglio di Jaiteh, ma non è che ci voglia tanto. Anche lui a rimbalzo sembra distratto e a tratti addormentato, manca i tagliafuori e non è abbastanza presente in difesa. Almeno in attacco si intende ormai a meraviglia con il fenomeno che indossa il numero 44.

Sergio Scariolo e staff tecnico 4,5: la Virtus perde un’altra partita fondamentale in chiave playoff dopo Asvel, Panathinaikos e Zalgiris. Se si vuole davvero puntare in alto, sempre che ci siano i mezzi, queste sono gare da vincere a tutti i costi. In attacco la squadra si muove bene, riuscendo a trovare quasi sempre tiri aperti e mettendo in difficoltà il Bayern. La difesa, ma soprattutto i rimbalzi, sono però un buco nero causato da sfortuna, bravura degli avversari e mancanza di lucidità. D’ora in poi non si potrà più sbagliare e il doppio turno è alle porte, si comincia martedì con la Stella Rossa.