Coppa Italia 2023, Virtus Bologna-Reyer Venezia 82-68: la sala stampa

Foto: Virtus.iItal

Le dichiarazioni in sala stampa di coach Sergio Scariolo e di coach Neven Spahija nel post-partita di Segafredo Virtus Bologna-Umana Reyer Venezia 82-68, gara valida per i quarti di finale delle Final Eight di Coppa Italia 2023.

SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA
Coach Sergio Scariolo: “Molto soddisfatto di aver passato il quarto di finale, ci preoccupava molto e si è visto nel primo tempo, avevamo tanto nervosismo e pressione. Nel primo tempo Venezia ha fatto molto bene, nei rimbalzi, con la circolazione di palla, attaccando bene i nostri momenti di aggressività difensiva su Granger. Nell’intervallo abbiamo solo cercato di calmare un po’ la situazione, e trovare quella tranquillità che ci permettesse di essere più rilassati in attacco. Questo ci ha permesso di essere più fisici in difesa: penso che all’inizio del terzo quarto sia stato realmente il momento del salto di qualità in cui abbiamo cominciato a giocare con un piglio quasi da squadra di Eurolega, scavando il break di 9-10 punti che poi siamo riusciti a mantenere.

“Al di la delle prestazioni offensive che sono state importanti, Shengelia ha attaccato il ferro, Milos ha fatto i suoi assist, Belinelli ha segnato i suoi tiri, Hackett ha gestito bene la squadra. Mi è piaciuto anche come è entrato in campo Jaiteh nel terzo quarto, in un primo tempo cosi cosi specialmente dal punto di vista difensivo: è stato decisivo secondo me, anche se ha segnato solo due punti, perchè ha arginato bene Watt, come doveva fare dall’inizio. Siamo riusciti a mettere in competizione 12 giocatori, magari con qualche pizzico di rischio talvolta, in modo che se dobbiamo allungare o cambiare le rotazioni, i giocatori hanno già esordito nella competizione quindi non ci possono essere scuse per non farsi trovare pronti”.

“Ora archiviamo in fretta, perchè abbiamo fatto solo che un passo e ora dobbiamo farne un altro molto complicato perchè, indipendentemente dalla squadra che uscirà dal prossimo turno, sarà molto dura. Dovremo recuperare, soprattutto perché alcuni giocatori più anziani hanno sulle spalle un peso di stagione, giocando la durissima Eurolega, che logora ed è già stata lunga: ovviamente la competitività e la classe dovranno emergere, quindi speriamo di farlo fra due giorni”.

“Un po’ di tensione nel primo tempo sicuramente ha influito sulla nostra difesa. A volte i giocatori hanno bisogno di fare canestro con fluidità per trovare energia, specialmente per chi è più offensivo: è lí che tutti riescono ad alzare l’asticella difensiva. Crescendo il livello della competizione, bisogna provare a farlo dall’inizio, perché ci saranno delle partite difficili in cui potremmo vincere a 65 punti senza vergognarci di sporcarci le mani. Nel momento in cui i tiri non entrano dobbiamo incanalare la partita in altro modo dove pensiamo di poterla vincere”.

“Nel primo tempo mi dicevo speriamo di finire sotto, perché poi quando completi la rimonta ti rilassi. All’intervallo loro meritavano di essere avanti: sicuramente meglio essere sotto di 2 punti che di 8 perchè è tutta un’altra cosa, dato che la pressione e i nervi potrebbero affiorare ancora di più. Sono soddisfatto di come la squadra è tornata in campo senza isteria, forzature o individualismi: non abbiamo giocato in maniera ansiosa ma facendo circolare bene la palla e abbiamo fatto vedere una buona difesa”.

“La sconfitta di ieri di Milano ha creato pensieri? A me no, ho visto tante coppe in posti diversi e so benissimo che vincere una partita secca, anche se sei più forte, è sempre molto difficile contro squadre che se sono qui se lo sono guadagnate. Poi quando giochi contro una squadra più forte e titolata, le motivazioni a fare meglio sono maggiori e viceversa. Anche noi nel primo tempo questa tensione l’abbiamo avvertita ma devi saperci convivere, altrimenti vai a giocare in una squadra con meno ambizione, in cui e sicuramente più facile ma magari non ti pagano lo stesso. Dipende che sfida vuoi affrontare e una di questa può anche essere quella di giocare con la pressione sulle spalle”.

“Ojeleye e Lundberg? Sono in una situazione grigia che onestamente è una bella complicazione: non sono del tutto fuori e non sono del tutto dentro. Il primo è  fuori da tanto tempo e se lo metti dentro rischia ricadute come nel primo infortunio. Ad Iffe ancora manca la fiducia e la sensibilità a livello di tocco e di tiro: vediamo domani, prenderemo una decisione.”

Coppa Italia 2023, quarti di finale – Segafredo Virtus Bologna-Umana Reyer Venezia: 82-68

UMANA REYER VENEZIA
Coach Neven Spahija: “Per prima cosa voglio congratularmi con coach Scariolo e la sua squadra. Hanno giocato meglio di noi, soprattutto nel secondo tempo. Noi nel primo tempo abbiamo giocato una buona difesa sbagliando quasi tutti i tiri aperti, nel secondo abbiamo sbagliato tutti i tiri, non difendendo. Volevamo impostare la partita con un ritmo alto, ma senza giocare con fretta”.

“Ci aspetta un lungo percorso per migliorare, credo nei miei giocatori: lavorano duramente da quando sono arrivato qui. Ora dobbiamo restare uniti e pensare positivo per continuare. È molto semplice: la Virtus è stata una squadra migliore di noi stasera. Nel secondo tempo hanno avuto le idee ben chiare su come limitarci, mettendo grande pressione sui nostri playmaker. Abbiamo iniziato molto male il terzo quarto e non siamo riusciti a trovare un quintetto per reagire, in difesa e in attacco. Di media tiriamo di squadra col 41% da tre, stasera con il 19%, con una brutta percentuale anche ai liberi. Con queste percentuali è molto difficile competere contro una squadra forte come la Virtus Bologna”.

“Per arrivare alla mia filosofia di pallacanestro ci sono molte cose da cambiare, voglio giocare con il “pace” e voglio che i miei giocatori tirino da tre in transizione, ma dobbiamo giocare meglio in difesa, decisamente meglio. Contro Pesaro l’abbiamo dimostrato, certo, Pesaro e Bologna non sono allo stesso livello, ma dobbiamo difendere con la stessa intensità. La difesa in questo momento è la mia priorità”.