Pagelle: Segafredo Virtus Bologna-OriOra Pistoia

Le pagelle ai giocatori della Segafredo Virtus Bologna a cura di “Vu Nere Bologna”

Dejan Kravic 6: Uno dei pochi a lottare o almeno uno dei pochi ad essere un pizzico più concreto. Per il serbo 13 punti, 7 rimbalzi, 1 stoppata, 2 recuperate e 18 di valutazione in 27 minuti e unico giocatore con un plus minus positivo (1).

Filippo Baldi Rossi 5: 8 punti, 6 rimbalzi e 3 recuperate il bottino del lungo italiano che però come il resto della squadra litiga con il ferro (3 su 8 al tiro).

Amath M’Baye 5: il francese gioca come spesso capita una gara dalle doppia-faccia. I numeri dicono 8 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 1 recuperata e 15 di valutazione in 29 minuti (il più utilizzato) ma il giocatore di Bordeaux non brilla nonostante riaccenda l’entusiasmo del pubblico con la tripla del -8.

Mario Chalmers 5-: Prova con l’esperienza a cambiare la gara ma nonostante i 13 punti (2/9 dal campo e 8/10 dalla lunetta) la migliore forma è ancora lontana e sbatte spesso contro il muro toscano (7 falli subiti, 3 perse). Finisce la sua gara per 5 falli e per la prima volta il doppia-cifra.

Pietro Aradori 4,5: Nervoso, spento e impreciso (4/11 da 2 e 1/3 da 3) che sono un po’ la fotografia delle sue ultime prestazioni dopo un momento molto positivo.

David Cournooh 4,5: Parte come in Champions in quintetto ma non riesce a ripetere la gara giocata contro Nanterre.

Tony Taylor 4,5: Non è al meglio a causa di un virus intestinale e il suo contributo è pressoché nullo: 3 punti (tutti a cronometro fermo, 0/4 dal campo), 3 rimbalzi e 2 assist in 21 minuti.

Alessandro Cappelletti 4,5: Parte per la prima volta in quintetto ma la sua partita dura poco con Djordjevic che dato l’andamento della gara preferisce ad affidarsi alla coppia Taylor-Chalmers nonostante non siano neanche al 50% della condizione.

Kevin Punter 4: Prova a tirare tutto quello che gli passa per le mani ma le polveri sono bagnate sia da fuori l’arco (0/3) che da dentro l’area (1/6).

Yanick Moreira 4: 4 minuti di nulla per il centro angolano che vede sempre meno il campo. Il Qvale visto contro Nanterre è sicuramente più utile alla causa rispetto al centro africano.

Foto: Arianna Totaro