Virtus Bologna 22/23: Daniel Hackett

Quando una squadra vince molte partite una dopo l’altra, di sicuro non lo fa affidandosi al caso. Se questa massima è vera, il fatto che il filotto principale di vittorie della Virtus Bologna dello scorso anno sia coinciso proprio con l’arrivo di Daniel Hackett alla corte di Sergio Scariolo non può essere casuale. Infatti, l’arrivo del play italiano e di Toko Shengelia (che ha ufficialmente rinnovato) ha cambiato la storia della scorsa stagione delle Vunere.

Classe 1987, Daniel passa la sua infanzia a Pesaro e si forma cestisticamente in California, dove gioca per ben tre stagioni l’Ncaa con i Trojans, squadra della “University of Southern California”. Dichiaratosi eleggibile per il draft Nba 2009, non viene scelto da nessuna squadra e fa così ritorno in Italia dove si accasa alla Benetton Treviso. Alla fine di una prima stagione italiana non particolarmente esaltante, Daniel firma con la squadra della sua città natale, la VL Pesaro. Dal 2010 al 2012 Hackett gioca in terra marchigiana, esplodendo definitivamente e facendo un grande salto di qualità. Dopo due annate esaltanti, Daniel si trasferisce prima a Siena e poi all’Olimpia Milano, dove si consacra come un giocatore di livello europeo.

Grazie alle buone prestazioni e al talento messo in mostra al servizio delle due principali squadre italiane del momento, il promettente playmaker si trasferisce all’Olympiacos firmando un contratto biennale. Dopo la parentesi con il Bamberg, nell’estate 2018 accetta la chiamata del Cska Mosca, dove rimane fino a febbraio quando, con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, decide di rientrare in Italia, siglando un contratto triennale con la Virtus Bologna. Nel corso della sua carriera, ha collezionato 115 presenze con la maglia azzurra, giocando anche nel quintetto base ad Eurobasket 2015.

Daniel Hackett è un giocatore che si è evoluto notevolmente negli anni. Essendo alto 196 cm (discreta altezza per un playmaker) ed avendo una massa muscolare ben sviluppata, Daniel ha sempre fatto del fisico una delle sue maggiori qualità. Con il passare degli anni, Hackett ha unito a quest’ultimo grande tecnica ed esperienza, diventando uno dei più apprezzati playmaker europei.

Se volessimo riassumere le caratteristiche di Hackett, potremmo dire che l’italiano è un giocatore dotato di un’ottima fisicità, eccellente in difesa e nell’avvicinamento al ferro avversario che, lavorando con impegno, ha migliorato anche il tiro da fuori e la sua visione di gioco, diventando a tutti gli effetti un playmaker d’élite una volta superata la soglia dei trent’anni. Non importa quanti punti faccia o quanti assist serva, Daniel è un giocatore sempre utile alla sua squadra, sia in attacco che in difesa, a patto che non perda la calma come successo nella prima gara della scorsa finale scudetto, unico vero neo della sua esperienza virtussina.

Nella stagione 2022/2023, Hackett deve confermare quanto di buono ha fatto vedere nell’annata precedente. Sergio Scariolo sa che Daniel sarà una pedina fondamentale delle Vunere, essendo anche uno dei giocatori della rosa con più presenze in Eurolega. L’esperto play 34enne è anche un pilastro dello spogliatoio, un vero veterano che ha ancora molto da dare sul campo ma che già è in grado di fornire preziosi consigli ai componenti più giovani della squadra. Dalle sapienti mani sue, di Milos Teodosic e di Marco Belinelli passerà molto del destino della Virtus Bologna.

Ci aspettiamo che Scariolo lo utilizzi sia in campionato che in Eurolega come titolare, concedendogli parecchi minuti anche nelle fasi caldi delle partite. Probabilmente, Hackett giocherà di più in Eurolega, mentre in campionato verrà gestito al fine di conservare la miglior forma fisica possibile.

Foto: Virtus.it