Virtus Bologna: Awudu Abass presenta la sfida scudetto contro l’Olimpia Milano

Alla vigilia delle LBA Finals 2023, Awudu Abass, ala della Segafredo Virtus Bologna, ha parlato della sfida scudetto contro l’EA7 Emporio Armani Milano sul “Corriere dello Sport” e ai microfoni di “Radio Nettuno Bologna Uno”.

L’Intervista di Awudu Abass al Corriere dello Sport:
“Quest’anno abbiamo sempre giocato bene contro di loro e penso che non sia così penalizzante iniziare la serie fuori casa perché questo ti toglie un po’ di pressione, pur sapendo che almeno una delle prime due partite la devi portare a casa. I risultati della Nbao dell’Eurolega dimostrano come a questi livelli il fattore casa conti fino a un certo punto. Per noi l’importante sarà fare tutto quello che l’allenatore chiede, perché sarà quello che serve per vincere”.

“E’ due anni che aspetto questa finale e spero di vincerla (nella scorsa stagione la saltò per infortunio). Lo scudetto è sempre un trofeo speciale e sono sincero quando dico che quello che conta è pensare al presente e non al fatto che siamo sull’1-1 e questa potrebbe essere una potenziale bella. Tutto quello che è successo prima è un’altra cosa, adesso conta solo quello che faremo da domani in poi. Fin dall’inizio dei playoff abbiamo dimostrato di essere una squadra tosta: essere sotto di 16 a Tortona e poi riuscire a ribaltare l’esito di quella gara significa essere pronti per questa finale. Poi il campo dirà come andrà”.

“L’infortunio di settembre mi ha svegliato. Quando sono rientrato ad agosto avevo paura di farmi male e dovevo ancora riprendere il mio ritmo. Dopo il mio secondo incidente mi sono detto che per rientrare bene dovevo darci dentro ancora più di prima. Sembrano frasi fatte, ma è quello che ho fatto. Ho lavorato il quadruplo di quello che uno dovrebbe fare e alla fine le cose sono andate bene. Ho avuto anche la fiducia dell’allenatore e poi dei compagni di squadra e mi sono fatto trovare pronto quando dovevo esserlo”.

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L’Intervista di Awudu Abass a Radio Nettuno Bologna Uno:
“In questi giorni sto vedendo molto bene la squadra, il primo anno con campionato ed Eurolega con tanti saliscendi, ma credo che ci siamo preparati bene per i playoff, dimostrando di essere una squadra tosta che è stata capace di ribaltare partite, dimostrando forza di volontà e voglia di esserci: noi siamo pronti”.


“Personalmente ho avuto due stop che mi hanno però dato quella rincorsa che mi ha consentito di arrivare meglio qui. Dopo il secondo infortunio ho avuto la consapevolezza che dovevo lavorare il quadruplo e le cose sono andate bene, prendendo la fiducia dei compagni e dell’allenatore facendomi trovare pronto”.


“In una stagione è normale avere up and down, come i tanti infortuni, ma da quando è finita l’Eurolega ci siamo chiusi in palestra lavorando forte e stando insieme, recuperando gli infortunati e compattandoci. L’ultimo mese ci siamo sempre allenati in 15, cosi mai successa, e questo ci ha permesso di arrivare ai playoff preparati. Questa fase della stagione spinge i giocatori a dare di più di quello che hanno.

Io vivo la partita da “ex” fino ad un certo punto perché per me è stato un passaggio, conosco tanta gente che lavora li dove ho tanti ricordi, ma bisogna guardare avanti e pensare alla finale”.

“La voglia di vincere batte tutto. Bisogna guardare avanti, perché l’anno scorso era un’altra stagione, con giocatori diversi e situazioni diverse, quindi difficilmente confrontabili. Non ho vissuto pienamente il campo anche perché non mi piace stare troppo addosso ai miei compagni se non gioco: dopo i due infortuni, essere tornato in fiducia e in forma per me è una grande vittoria. Mi sento molto simile, nel mio percorso, a Jamal Murry che è tornato anche lui dopo un infortunio pesante come il mio”.

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“Credo che i momenti brutti, aiutino un uomo a crescere mentalmente e fisicamente, perché le avversità ti fanno crescere inevitabilmente. Lo scudetto rimane sempre nella storia quindi il risultato è molto in bilico: non ci facciamo condizionare da quello che è successo prima, perchè ora è una situazione diversa”.

“La serie sarà sicuramente molto equilibrata, anche se quest’anno abbiamo giocato sempre molto bene, tanto che non saprei dare un pronostico: vogliamo arrivare la pronti e magari provare a vincerne una per avere un vantaggio in casa. Il fattore campo è nelle loro mani e quindi quasi inconsciamente sai che devi conquistarne almeno una: il fattore casa conta ma fino ad un certo punto, conta chi gioca meglio”.

“L’anno prossimo? Vivo il presente, pensando a finire al meglio, con una stagione che mi ha dato tanto e che considero positiva personalmente. Penso solo al mio oggi e non al domani: alla finale che aspetto di giocare da due anni in campo”.

“La differenza nelle partite contro Milano, tra campionato ed Eurolega, penso sia riconducibile alla motivazione e alla volontà di battere una rivale, specialmente in ambito Europeo che ti da un boost in più, per far capire che anche noi siamo di quel livello senza dubbio.
La chiave per vincere? Dobbiamo giocare come sappiamo fare, insieme, concentrati in difesa, aumentando la nostra fisicità e seguire i piani partita del coach. Faremo tutto quello che serve per vincere.”

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