Virtus Bologna, l’AD Luca Baraldi analizza il momento dei bianconeri

L’AD della Segafredo Virtus Bologna Luca Baraldi analizza la situazione e il momento della squadra dopo il k.o. contro l’UNAHOTELS Reggio Emilia.

Penso che Reggio non sia stata un’eccezione, ma un segno di continuità, magari non bella, ma reale, rispetto alla linea ondivaga di questo inizio di stagione. Stavolta eravamo anche partiti bene… Pazienza, i fattori sono tanti. Andiamo e veniamo, l’allenatore sta cercando equilibri, perchè una squadra con dieci titolari è diversa da una con meno uomini e rotazioni. Anche a lui serve tempo e lavoro. Poi c’è una cosa che si dice poco. Non c’è pubblico, e a noi ne mancano 8­-9.000. Contano. Io devo ringraziare i 1400 abbonati che sono venuti anche domenica, però, non dobbiamo dimenticare che altri 5­-6mila venivano in Fiera. Avere 8mila persone che tifano Virtus inciderebbe a nostro favore. La nostra curva ci manca tanto.”

su Milos Teodosic:Il nervosismo c’è perché non riusciamo a giocare come sappiamo. Milos ha avuto una reazione scomposta con gli arbitri, non in stile Virtus e glielo abbiamo detto. Poi però va capito: domenica non gli riusciva nulla, avrebbe voluto risolvere ancora una volta la situazione ed è inciampato in un momento di frustrazione. Ci sta, lui è un generoso”

Su Stefan Markovic invece Baraldi dice: “Ha avuto il Covid per due volte e quindi bisogna avere pazienza. Tornerà, per noi è un elemento fondamentale non solo perché complementare a Milos, ma pure a livello di leadership. Ne abbiamo parlato con Djordjevic: nessun allarme, Stefan tornerà a fare la differenza. E anche Weems è stato positivo. Sono atleti importanti, che devono recuperare la migliore forma dopo aver avuto questi problemi nei mesi scorsi”

Le prestazioni di Josh Adams e Awudu Abass: “Adams ultimamente mi pare più tranquillo e ha offerto prestazioni anche molto buone. Abass lo abbiamo preso per aumentare fisicità e qualità. Anche lui arriverà perché è orgoglioso ed è uno che non si risparmia mai. Il gioco di Djordjevic, tra l’altro, non è basico, serve un po’ di tempo per assimilarlo. Il coach però crede in Abi e lui deve credere nei propri mezzi, come tutti”

Avere pazienza: “E’ quel che c’è da fare, ma con piena fiducia. Il roster è di livello, il coach pure, la società supporta i suoi uomini e anzi, proprio nell’incontro di oggi, abbiamo chiesto a Sasha se vuole che interveniamo con qualche giocatore, e in quale modo. Avanti insieme, sì. E oggi abbiamo avuto un colloquio eccellente. L’ho detto anche a lui. Lavori in palestra, tenga i ragazzi tranquilli, poi sono convinto che ce la giocheremo alla pari con tutti. In questo mi dà fiducia l’Europa. Lì abbiamo vinto e convinto. La coppa ci dà più stimoli, più concentrazione. E ad alti livelli: dunque il valore della squadra c’è.”

Le scadenze di contratto: “Lo abbiamo già spiegato. Per filosofia aziendale i rinnovi li discuteremo più avanti, in primavera. A maggior ragione in questa stagione anomala in cui non sappiamo che cosa accadrà. Ribadisco però che Djordjevic è il perno del nostro progetto e non è mai stato in discussione”

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