Arrivato quasi inaspettatamente a Bologna nell’estate 2021, Michele Ruzzier si appresta a vivere la sua seconda stagione in bianconero. Classe 1993, originario di Trieste, Michele cresce nel settore giovanile della “Azzurra Trieste”, per passare poi alla prima società della sua città natale, la “Pallacanestro Trieste”. Dopo alcune annate trascorse con i biancorossi nelle serie cadette, nell’estate 2014 si unisce alla Reyer Venezia, giocando per la prima volta nella massima competizione nazionale. Nel 2016 passa in prestito alla Fortitudo, militante in serie A2, con la quale gioca una discreta stagione, guadagnandosi il ritorno in serie A con la Vanoli Cremona l’annata successiva.
Dopo un’annata a Varese, approda alla Virtus Bologna firmando un biennale. Siamo sicuri che di Ruzzier, prima dell’arrivo in Virtus, i tifosi bianconeri si ricordano soprattutto della grande prestazione realizzata dalla guardia triestina nello storico derby di gennaio 2017, nel quale Michele ha messo a segno ben 19 punti, guidando la “Effe” nella storica stracittadina.
Il play italiano è un giocatore che riesce ad adattarsi in ogni tipo di contesto. Se nell’arco della sua carriera ha disputato alcune stagioni di ottimo valore, come quella 20/21 conclusa a 9 punti e 5 assist di media, quando è arrivato alla Virtus ha fatto, umilmente, un passo indietro. Michele ha capito di essere arrivato in una squadra che punta a vincere ogni competizione a cui prende parte, dove giocano campioni conosciuti in tutto il mondo, come Milos Teodosic o Marco Belinelli.
Grazie al suo grande spirito di squadra, Ruzzier ha compreso che per rendersi utile ai compagni doveva farsi trovare pronto al momento giusto, doveva portare energia ed ordine quando chiamato in causa da Scariolo. Per esempio, durante il derby di dicembre scorso, vinto dalla Virtus nel finale, Michele ha avuto un ruolo decisivo, giocando minuti importanti nel terzo e nel quarto periodo. In una partita così sentita, alla quale la squadra si presentava con diverse assenze in tutti i ruoli, Ruzzier è stato decisivo ed ha fortemente contribuito alla vittoria delle Vunere. Le principali qualità del play italiano sono la dedizione e il tiro dal perimetro, fondamentale nel quale Michele ha sempre avuto medie alte in carriera.
Quest’anno starà a Michele guadagnarsi minuti in campo. È chiaro che il play bianconero parta in fondo alle gerarchie di un ruolo coperto da giocatori del calibro di Hackett, Teodosic, Pajola e Mannion, ma non escluderei un utilizzo frequente del giocatore soprattutto in campionato, competizione nella quale vige il regolamento “stranieri-italiani” e Scariolo farà spesso turnover. Sarà difficile vedere Ruzzier in campo in Eurolega. Dunque, l’importante sarà farsi trovare pronti al momento giusto, quando la Virtus avrà giocatori indisponibili o gli sarà concessa l’occasione di esprimersi.
Foto: Virtus.it
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