EuroLega le pagelle di Virtus Bologna-Fenerbahce Istanbul 92-88

Una Virtus Bologna immensa e clamorosa batte la capolista di Eurolega, il Fenerbahce (92-88 il risultato alla Segafredo Arena), regalando ai suoi tifosi e alla proprietà un’ottima motivazione per affrontare al meglio il nuovo anno. Prima della palla a due, annunciata anche l’assenza di Daniel Hackett, sembrava davvero impossibile per le Vu Nere riuscire a tornare alla vittoria dopo la sconfitta contro il Baskonia. Per fortuna i pronostici sono fatti per essere ribaltati e stasera, nella penultima notte del 2022, è stato il capitano Belinelli a prendere per mano i compagni e a trascinare la squadra alla vittoria. Di seguito le pagelle:

Nico Mannion 7: giocateci voi la prima partita da titolare in Eurolega contro un gigante come Nick Calathes. A causa dell’assenza di Hackett parte in quintetto e dopo un primo momento di ambientamento esplode con 11 punti sulla fine del primo tempo. Oltre al momento che tiene attaccati alla partita i suoi, non sfigura in difesa ed è ordinato e tranquillo in campo. Prestazione non banale davanti a mamma Gaia e papà Pace.

Alessandro Pajola 8: gioca sotto infiltrazioni ad una spalla per la partita numero x consecutiva. Nonostante non riesca ad alzare il braccio a più di 90° riesce comunque a rendersi decisivo distribuendo ben 10 assist per i compagni. Per concludere l’opera è di ghiaccio nei due liberi finali che chiudono la partita. Ampiamente la sua miglior prestazione in carriera per avversari e condizioni fisiche.

Iffe Lundberg 5: le partite negative iniziano a diventare troppe. Il momento negativo inizia a diventare un periodo. Il periodo rischia di diventare una crisi. 0 tiri in 15 minuti per colui che dovrebbe essere il go-to-guy della Segafredo. Male, anzi, malissimo.

Marco Belinelli 9: perché la vince lui. Dopo le critiche, dopo un periodo negativo, nel momento più importante per la sua squadra, l’uomo della storia della pallacanestro italiana. Signori Marco Belinelli, a 36 anni, è mvp di un match di Eurolega contro il Fener con 18 punti e 6/9 al tiro. Miglior gara della sua stagione e un ritorno al futuro davvero incredibile.

Milos Teodosic 7: anche il serbo è all’ennesima presenza consecutiva a causa degli infortuni e inizia un po’ a risentirne. Infatti, dopo un primo tempo stellare in cui è il leader offensivo della squadra si spegne nella ripresa. Nonostante la stanchezza fa parte del quintetto della riscossa finale ed è importantissimo per vincere la partita.

Kyle Weems 7,5: partitona del veterano bianconero. Come per Belinelli se ne sono dette tante in questo inizio stagione, dall’è inadeguato al non è più quello di una volta.Da quando si è infortunato Ojeleye ha zittito tutti, migliorando di partita in partita e tornando ad essere il metronomo della Virtus. Oggi quattro triple fondamentali e tante piccole cose utili.

Jordan Mickey 7: come aveva predetto Scariolo Mickey soffre ancora per l’infortunio alla spalla e avrà bisogno di tempo per recuperare a pieno. Nonostante questo, dopo un primo tempo complicato e giocato con poca decisione, sale in cattedra nella ripresa e chiude con 11 punti e 3 rimbalzi.

Toko Shengelia 7: ora che è tornato finalmente a pieno regime è chiaro a tutti quanto sia mancato il georgiano nella prima parte di questa annata. Paga centimetri ed esplosività a Motley e Booker, ma li batte per intelligenza tattica e furbizia. Contro due mastini del genere gioca una partita gagliarda e i risultati, alla fine, si vedono.

Mam Jaiteh 7,5: ottima uscita per il lungo francese che tutti stanno chiamando a gran voce da inizio anno. Anche se Motley gli segna 26 punti in testa Mam non si arrende, non molla e continua a lottare, finendo con 14 punti e 7 rimbalzi. Una prestazione a tutto tondo dove non sono mancate presenza e capacità (finalmente!) di chiudere con decisione al ferro.

Ismaël Bako 5: ci prova e si sbatte ma è troppo ingenuo. Ingenui sono i tanti falli commessi nei pochi minuti di utilizzo, ingenue sono le scelte offensive e sbagliate quelle difensive. Una brutta prestazione contro degli avversari esperti.

Sergio Scariolo e staff tecnico 8: una bellissima vittoria, forse la più bella e difficile del 2022. Contro una delle squadre più attrezzate, contro uno dei migliori allenatori del continente, con mezza squadra fuori. Per ironia della sorte gli infortunati erano tre dei giocatori più fisici a disposizione di Scariolo, che è andato in difficoltà solo con i colpi dell’energia di Booker e Motley. Il tecnico bresciano la vince nel più insperato dei modi, dando fiducia a Belinelli e Mannion, i meno utilizzati finora. Complimenti, la strada è ardua e il cammino è lungo, ma l’atteggiamento è quello corretto.