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Overtime, Pietro Aradori: “Spero di rimanere alla Virtus Bologna per tanti anni”

Pietro Aradori si racconta davanti alle telecamere di Overtime. Durante la trasmissione di Rai Sport, l’esterno della Virtus Bologna ripercorre la sua intera carriera.

Infanzia
“La mia famiglia è sempre stata una famiglia di sportivi. Mio padre nel 75 ha apeto una scoietà sportiva vicino casa a Brescia ma non mi hanno mai forzato verso la pallacanestro. A 11/12 anni ho deciso di dedicarmi completamente alla pallacanestro e andare via di casa ma prima ho praticato di tutto: nuoto, calcio, sci e poi ho scelto la pallacanestro perchè era quella che mi piaceva di più.

Una carriera mai immaginata
“Mai avrei pensato di riuscire a costruirci la mia carriera o arrivare a giocare ad alti livelli, però era quello in cui speravo e in ho investito su me stesso. Sono andato via di casa a 13 anni, ci sono state tante rinunce ma anche tante belle annate sn da giovane e tanti bei ricordi. Rifarei sempre questa scelta e sono felice di averla fatta.
“La mia prima esperienza da professionista è stata in A2 a Imola e dopodiché e ho iniziato a costruire la mia carriera in Serie A e poi sono 2 stagioni dopo sono esploso a Biella dove ho fatto due anni”.

In viaggio tra le big
“Ho avuto la fortuna di stare in tante grandi squadre: Siena, Cantù, Milano e Roma anche se ero molto giovane, Reggio Emilia, ho fatto esperienze all’estero e dall’anno scorso sono qui a Bologna. L’obiettivo è rimanere qui tanti anni anche se non è facile ormai rimanere per tanto tempo in un club perchè ormai cambia tutto velocemente: cambiano le società, i giocatori, i dirigenti e ti devi sempre adattare”

La nuova Virtus
“La società ha costruito una buona squadra, con tanti giocatori affamati e penso che possiamo costruire cose importanti e fare una buona stagione”.

Fuori dal campo
“Fuori dal campo sono un ragazzo che ha tanti hobby. Mi piacciono serie crime e la criminologia, sin da piccolo mi hanno affascinato così come avere lo spirito d’osservazione. Fuori e sui social sono come sono, gioco la pallacanestro, ho più visibilità rispetto ad altri ragazzi della mia età ma sono come loro”.

Nazionale
“Sono più di 10 anni che l’estate faccio parte della Nazionale ed è un motivo di orgoglio per me come è un’onore essere presente. Ci si riposerà da vecchi questo è il momento di dare tutto”.