Virtus Bologna 22/23: Leo Menalo

Anche se il cognome inizialmente potrebbe far sorridere e riflettere, i tifosi delle Vunere si augurano che il 20enne di origini croate non sappia fare solo quello. Per fortuna, Menalo è tutt’altro che un picchiatore seriale, anzi è un prospetto su cui la dirigenza virtussina ha voluto puntare a lungo termine. Infatti, quest’estate Leo ha firmato un contratto quadriennale con la squadra bolognese, che lo legherà al club fino al 2026. Dopo aver giocato nelle giovanili del KK Cibona, club di Zagabria, il nativo di Spalato si è trasferito in Italia, alla Stella Azzurra Roma. Arrivato nella capitale a soli 16 anni, Menalo ha iniziato dalle giovanili per diventare poi uno dei migliori prospetti di tutta la serie A2. Grazie alle sue buone prestazioni, ha attirato l’interesse delle Vunere che lo hanno messo sotto contratto nel ruolo di Amar Alibegovic, trasferitosi all’Olimpia Lubiana.

Quello di Menalo potrebbe essere un acquisto sottovalutato da tifosi e addetti ai lavori. Se sono stati lasciati andare via due lunghi affidabili come Alibegovic e Tessitori, d’altro canto due giovani con passaporto italiano si sono aggregati alla squadra. Infatti, l’acquisto del nativo di Spalato conta più per il futuro che per l’immediato presente, anche se il suo ruolo da lungo considerato italiano lo terrà sempre in considerazione per il campionato italiano. Sarebbe davvero sorprendente vederlo in campo in Eurolega, anche se con i giovanissimi mai dire mai.

È importante ricordare che Leo viene da due buone stagioni con la Stella Azzurra e che nel 2020/21 ha tenuto importanti medie di 9 punti e 5 rimbalzi a partita. Il punto di forza del prospetto di Spalato è sicuramente la versatilità. Infatti, nonostante sia alto 206 cm, tira da tre punti con buone percentuali e tratta la palla quasi come una guardia. Solo il tempo dirà se l’investimento fatto dalla dirigenza bianconera sarà azzeccato, ma l’organizzazione dovrà fare in modo di coltivare il talento di Menalo. I giovani, essendo più fragili, rischiano di sprecarsi a causa delle pressioni ricevute dall’esterno. Per questo, sarà importante non farlo sentire Michael Jordan alla prima buona prestazione e non dargli del simpaticissimo Groselle alla prima partita sbagliata.

Foto: Virtus.it