Virtus Bologna 22/23: lo staff tecnico

La Virtus, anche quest’anno, potrà contare su uno staff tecnico di assoluto rispetto. Non potrebbe essere altrimenti per una squadra che sta costruendo un importante ciclo di vittorie, culminato l’anno scorso con la conquista dell’Eurocup e il definitivo ritorno ai vertici del basket europeo.

L’obbiettivo della società è chiaro: arrivare nelle prime 8 in Eurolega al fine di riconfermare la licenza per l’anno successivo e disputare i playoff. A guidare la squadra in questo difficile ma intrigante obbiettivo ci sarà nuovamente Sergio Scariolo. Al suo fianco, i vice-allenatori Andrea Diana, Cristian Fedrigo e Iacopo Squarcina, mentre ha salutato l’assistant coach Andrija Gavrilović.

La carriera di Scariolo parla da sola. Classe 1961, bresciano, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 prima come allenatore di minibasket e poi salendo di grado fino diventare vice-allenatore a Brescia nel 1985. Il vero capolavoro di Sergio è però la conquista dello scudetto 1990 come capo-allenatore di Pesaro, a soli 29 anni, che lo rende uno dei coach più giovani ad aver conquistato il tricolore. Dal 1997 al 2008 Scariolo si trasferisce in Spagna, dove ha la possibilità di allenare squadre blasonate come il Real Madrid, il Saski Baskonia e l’Unicaja Málaga; poi, nel 2011, il ritorno in Italia sulla panchina dell’Olimpia Milano. Dopo uno sfortunato triennio all’Olimpia, decide di dedicarsi a tempo pieno alla nazionale spagnola, di cui è capo-allenatore dal 2009 al 2012 e a partire dal 2015.

Infine, “Don Sergio” compie l’ultimo step verso i vertici della sua importante carriera di club nel 2018, quando Nick Nurse lo nomina suo vice ai Toronto Raptors. La conquista del titolo Nba 2019 è un altro passaggio importante della carriera di Sergio, che nel 2021 decide di tornare in Italia e di accasarsi alla Virtus Bologna, squadra in rampa di lancio che ha appena vinto il campionato e vuole con forza il ritorno in Eurolega. Al suo primo anno con le “Vunere”, Scariolo centra l’obbiettivo vincendo l’Eurocup e viene ovviamente confermato in panchina anche per questa stagione. Anche se come abbiamo potuto vedere l’allenatore bresciano già così ha una carriera di livello mondiale, forse i suoi successi più importanti sono quelli con le furie rosse. Con la nazionale spagnola Scariolo vince tre Europei, un Mondiale e arriva secondo alle Olimpiadi di Londra 2012.

In tutta la sua carriera, Scariolo ha sempre costruito squadre belle da vedere, con grandissime capacità offensive e una grande quantità di talento a disposizione. Il gioco di Scariolo ha la necessità di essere imprevedibile e flessibile, di dare libertà ai giocatori di esprimere la loro creatività in un contesto ordinato ed organizzato. Affinché questo funzioni, i giocatori di Sergio devono necessariamente una buona tecnica individuale, la capacità di leggere correttamente le reazioni difensive e un’attitudine offensiva si aggressiva ma altruista, per attaccare il canestro con decisione ma riconoscendo gli aiuti e alimentando i compagni liberi, costruendo tiri facili.

Quest’anno, con la partecipazione all’Eurolega, Scariolo dovrà compiere ancora un passo avanti. L’anno scorso la sua Virtus è stata spettacolare da vedere fino a marzo con partite a punteggio altissimo e un gioco offensivo corale ed efficace. La Virtus della prima parte della scorsa stagione mancava sicuramente di una sufficiente organizzazione difensiva, dovuta alle caratteristiche prettamente offensive dei giocatori in rosa. A marzo, con l’arrivo di Daniel Hackett e Toko Shengelia, le Vunere sono state magari meno spettacolari ma molto più efficaci. Non a caso, con un aumento drastico dell’intensità difensiva è arrivato anche un filotto di vittorie a cavallo dei mesi primaverili, culminato con la vittoria in Eurocup e la conquista della regular season del campionato italiano.

Quest’anno sarà importante dare da subito un’impronta difensiva aggressiva ed efficace. Sergio Scariolo sa bene quanto in Eurolega tutte le partite siano decisive e si giochino ad un’altissima intensità a livello difensivo. Per questo motivo, la Virtus non si potrà permettere di giocare solo in attacco fino a marzo, poiché anche la prima del 7 ottobre con Monaco è già una partita importante che può dare un segnale alla stagione bianconera. Se la Virtus riuscirà ad essere efficace in difesa, vincerà molte partite; il ritmo del gioco lo si da con la difesa, quando una squadra riesce a non prendere canestro per più azioni consecutive prende ritmo offensivamente, sfruttando in contropiede le palle rubate e dando volume all’attacco.

Completano l’area tecnica Matteo Panichi ed Emanuele Tibiletti (preparatori fisici), Giacomo Naldi, Andrea Ferlini e Luca Cornazzani (fisioterapisti), Diego Rizzo (medico), Tommaso Bergamini (team manager), Miro De Giuli (club manager) e gli assistenti Matteo Cassiniero e Alberto Seravalli.

Foto: Virtus.it