Nazionale, Pietro Aradori: “Prendiamoci il Mondiale”

Questa sera al Pala Oldrini di Varese si giocherà la gara di qualificazione ai Mondiali di Cina tra Italia e Ungheria. Gli azzurri sono a caccia di una vittoria per la matematica qualificazione che manca da oltre 13 anni.

Queste le parole di Pietro Aradori rilasciata a “La Gazzetta Dello Sport”:
È una partita importantissima, direi decisiva per il futuro del movimento. Andare in Cina non ci può bastare. Bisogna andare oltre: spero che la qualificazione sia lo sprone per tornare ad un modello virtuoso, quello degli anni 90, quando in Serie A giocavano grandi campioni stranieri e avevano spazio anche gli italiani e i nostri club dominavano in Europa. Oggi non è così: gli italiani sono in grande minoranza per fare spazio a stranieri che per l’80% sono mediocri”

“La responsabilità dell’essere capitano non mi pesa, anzi è uno stimolo in più per me.”

Sulla Virtus Bologna:
Ho avuto la fortuna di giocare in club importanti, ma ho anche pagato l’instabilità del sistema italiano cambiando troppe piazze. Roma, Siena e Cantù, per fare degli esempi, hanno avuto problemi. Solo Milano con la gestione Armani dava certezze. Oggi c’è anche Bologna, dove mi trovo benissimo, godo della fiducia del patron Zanetti e del manager Baraldi. Dopo tanto viaggiare, spero di fermarmi a lungo alla Virtus. È sempre stato un club affascinante per me”.

Foto: FIBA