Il CEO della Virtus Bologna Luca Baraldi parla dell’addio di coach Sergio Scariolo e l’arrivo di coach Lunca Banchi e della vittoria della Supercoppa Italiana.
Il CEO della Segafredo Virtus Bologna Luca Baraldi è stato ospite di “Tutti Convocati” su Radio 24. La vittoria della Supercoppa Italiana, il cambio in panchina Sergio Scariolo-Luca Banchi e il duopolio con l’Olimpia Milano i temi trattati.
La vittoria della Supercoppa Italiana: “Abbiamo iniziato nel miglior modo possibile, bella vittoria. Abbiamo battuto Milano, sfida eterna e bellissima, e poi chi ospitava, Brescia. E 24 ore prima avevamo vinto la Supercoppa femminile, primo trofeo femminile per la città di Bologna, siamo orgogliosi. Ho visto l’energia nei nostri giocatori, che arrivava da Luca Banchi. Non è un caso che sia stato nominato miglior allenatore del mondiale con soli due giocatori che provenivano da Eurolega ed NBA. E Brescia ci aveva battuto l’anno scorso in Coppa Italia, per chi c’era c’è stata anche una certa rivalsa“.
Sull’addio di coach Sergio Scariolo e l’arrivo di coach Luca Banchi: “Faccio questo lavoro da 25 anni, sono cose che capitano, magari a inizio stagione un po’ meno. Con Scariolo sono stato due anni, era arrivato dopo uno scudetto, ci ha portato in Eurolega portando anche una grande cultura del lavoro, e la sua esperienza NBA. Ci ha arricchito. Poi arrivano dei momenti dove per gli interessi di entrambi è meglio terminare il percorso. La squadra era stata fatta da lui, assieme alla nostra struttura tecnica. Banchi ha portato energia nuova in un ambiente un po’ depresso. Ma noi dobbiamo solo ringraziare Scariolo per quel che ci ha dato e per quel che ha fatto”.
Il tema del duopolio con l’Olimpia Milano. “Fa bene dove le squadre di vertice mettono a disposizione risorse per la collettività. Per esempio, i diritti televisivi del basket… Si potrebbe rinunciare per un fondo di solidarietà, magari per far crescere i settori giovanili. Per quanto riguarda l’EuroLega, abbiamo una struttura di livello e ricavi tra i più alti. Dove andiamo a giocare facciamo il pieno, dovremmo avere impianti migliori, da 10000 invece che 3000. Giochiamo dentro a un’arena provvisoria, dentro un padiglione fieristico. È un caso unico in Europa, ma ci sono parcheggi e servizi. Il basket deve sviluppare questi aspetti, perché ci sono grandi investitori. Il basket ha comunque 15 milioni di appassionati, è stato detto ieri alla presentazione del campionato. Bisogna lavorare insieme, e crescere culturalmente come basket“.
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