EuroLega, le pagelle di Olympiacos Piraeus-Virtus Bologna 117-71

La seconda trasferta dell’anno ad Atene della Virtus Bologna si trasforma fin da subito in un incubo: al Peace and Friendship Stadium finisce 117-71 per l’Olympiacos Piraeus. Una serata devastante per la Segafredo che, oltre ad imbattersi in una vera e propria debacle, perde anche Semi Ojeleye per infortunio. Tanti, troppi errori per le Vu Nere, mai apparse in partita e alla peggior partita stagionale. Di seguito le pagelle:

Daniel Hackett 5: rimane in campo per ben 24′, ma è come se non ci fosse, anche se è tra i migliori nelle file dei bianconeri. Chiude con 6 punti e 2 assist, senza mai dare l’impressione di poter aiutare sensibilmente la squadra.

Alessandro Pajola 5: prova come sempre a lottare come un leone, ma prende due brutti colpi già nel corso del primo tempo. Vedendo l’aria che tira e avendo già subito l’infortunio di Ojeleye, Scariolo lo risparmia.

Nico Mannion 5: entra nel garbage time a partita finita, quando la pressione non c’è più. Nonostante la calma piatta dell’ultimo quarto, si fa intimidire dal palazzetto del Pireo e si esibisce in una pessima prestazione balistica.

Iffe Lundberg 4,5: dov’è finito il giocatore che ha dominato contro l’Efes ed è stato un leader per tutta la prima parte di stagione? Sinceramente, della miglior versione di Lundberg è rimasto ben poco. Il danese ha un contratto importante, in questa squadra è chiamato a prendere per mano i compagni nei momenti difficili, riuscirà a tornare al top?

Milos Teodosic 5,5: uno dei pochi a provarci, uno dei pochi a non essere spaventato, uno dei pochi che può tornare a Bologna dicendo di aver dato tutto quello che poteva dare. Purtroppo i compagni non lo aiutano e col passare dei minuti commette qualche errore, distribuendo comunque 5 dei 18 assist totali della squadra.

Isaïa Cordinier 6: sufficiente, almeno ci mette un po’ di impegno. La sua fisicità lo aiuta e dimostra ancora una volta di poter essere un ottimo giocatore di rotazione in Eurolega. Segna 9 punti in 18 minuti con qualche spunto originale.

Kyle Weems 4,5: purtroppo il veterano bianconero non riesce proprio a prendere ritmo in questa nuova e difficile competizione. Il compito arduo che gli viene richiesto non giustifica simili prestazioni, sempre un giro indietro sia in attacco che in difesa.

Semi Ojeleye s.v.: esce nei primi attimi di partita per un infortunio al polpaccio. Speriamo non sia grave, è lui l’uomo silenzioso e decisivo della Segafredo.

Toko Shengelia 6: difficile chiedere di più al georgiano, solo alla terza partita stagionale. Contro l’Olympiacos lotta e produce qualche giocata efficace anche se è ancora ben lontano dal 100%. Sarà importantissimo per la squadra già nel prossimo futuro.

Jordan Mickey 6,5: il migliore senza ombra di dubbio. Nei 23′ in cui rimane in campo è l’unico della Segafredo a essere continuo ed efficace, l’unico a creare qualche problema alla retorguardia avversaria. È da prestazioni come la sua che la Virtus deve ripartire.

Mam Jaiteh 4: nullo, impalpabile, dominato ed intimorito. Spiace davvero dover scrivere aggettivi simili su uno dei giocatori più importanti della scorsa stagione, ma tant’è. A questo livello, non si può giocare così.

Ismaël Bako 6: prestazione sufficiente poiché porta a casa quello che si chiede al lungo di riserva, chiudendo con 10 punti e 7 rimbalzi. Nel primo tempo, inoltre, è l’unico a portare un po’ di energia sotto i tabelloni.

Sergio Scariolo e staff tecnico 4: record di punti (117) per l’Olympiacos, peggior partita stagionale della Segafredo. I bianconeri entrano in campo già sfiduciati e senza energie, andando incontro ad un suicidio sportivo annunciato. La difesa delle Vu Nere è pessima, sempre in ritardo e non riesce mai a mettere in difficoltà l’organizzato attacco dei greci. Inoltre l’attacco risulta prevedibile e poco efficace, portando la Virtus a 20 palle perse a fine partita. Nonostante tutte queste difficoltà, il problema più grande sembra mentale, con i giocatori mai veramente concentrati e dentro la gara dal punto di vista mentale. Resettare, allenarsi e ripartire da zero, senza guardare la classifica, che al momento piange.